Formula 1 a Pasqua: istruzioni per l’uso di Gedda, pista velocissima ad alto rischio Safety Car

La Formula 1 torna subito in pista in Arabia Saudita per chiudere nella domenica di Pasqua il prino trittico della stagione. Si corre a Gedda pista velocissima circondata dai muretti. Una Monza tra i muri di Montecarlo che rende probabilissimo l’intervento di una Safety Car.

E’ la 17ma volta che la Formula 1 corre nella domenica di Pasqua: la prima capitò nel 1985 in Brasile, l’ultima nel 2017 in Bahrain. In mezzo c’è il frantastico gran premio d’Europa dell’11 aprile 1983 a Donington, probabilmente il più bello di Ayrton Senna. Leggi qui

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Istruzioni per l’uso

  • Dopo il debutto del 2021 svoltosi a dicembre e tre eventi tenutisi nel mese di marzo, il Gran Premio dell’Arabia Saudita si terrà per la prima volta nel mese di aprile, con condizioni di temperatura, vento e umidità più simili alla stagione estiva: un fattore che potrebbe avere il suo peso sull’andamento del fine settimana.
  • Il circuito Jeddah Corniche è il circuito con il maggior numero di curve nel calendario della F1: ben 27, 16 a sinistra e 11 a destra.
  • La corsia dei box di Jeddah è la quarta più lunga del calendario di F1, ma il tempo trascorso al suo interno è il secondo più breve dell’anno, ovvero 15 secondi.
  • È anche il terzo circuito più lungo con i suoi 6,174 km. Solo Las Vegas e Spa-Francorchamps in Belgio sono più lunghi.
  • La curva 13 ha una pendenza del 12%, con curve rialzate che aprono più traiettorie e aiutano a dare slancio alla successiva sezione ampia e veloce.
  • Il circuito è uno dei più veloci della stagione (circa l’80% del tempo sul giro si tiene il piede sull’acceleratore), nonostante sia molto sinuoso e detenga il primato per il numero di curve: molte, infatti, si percorrono a media e alta velocità.
  • La curva 2 è la più lenta del circuito, percorsa a circa 80 km/h, mentre le più veloci sono le curve 20, 21 e 26, percorse a 300 km/h.
  • Secondo i tecnici del gruppo Brembo, il Jeddah Corniche Circuit rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4 perché pur avendo appena 8 frenate ben 6 sono della categoria High, cioè altamente stressanti per l’impianto frenante. In un giro i piloti utilizzano i freni per oltre 11 secondi, esercitando un carico complessivo sul pedale del freno superiore ad una tonnellata.

La curva più dura è la prima

  • La curva più dura del Jeddah Corniche Circuit per l’impianto frenante è la prima perché si perdono oltre 200 km/h: le monoposto scendono da 317 km/h a 110 km/h nello spazio di 122 metri, grazie ad una frenata di 2,47 secondi, con un carico sul pedale del freno di 159 kg. La potenza frenante è di 2.339 kW mentre la decelerazione a cui sono sottoposti i piloti tocca i 4,4 g.
  • Data la sua natura di circuito cittadino, Jeddah presenta un alto rischio di incidenti che possono portare all’intervento della Safety Car. Nelle quattro gare disputate finora in Arabia Saudita, si sono verificati cinque periodi completi di Safety Car e due periodi di bandiera rossa.
  • I piloti trascorreranno circa il 70% del loro tempo sul giro a tutto gas sulla Corniche. Solo Melbourne e Monza registrano una percentuale più alta.
  • Jeddah ha la quarta corsia dei box più corta del calendario e i piloti perderanno solo 15 secondi per effettuare un pit stop, la terza perdita più breve della stagione.
  • Il tratto dalla pole position alla prima frenata è il quarto più breve della stagione. Solo Belgio, Baku e Las Vegas sono più brevi.
  • Tre volte su quattro ha vinto l’uomo in pole (solo nel 2022 alla pole di Perez è seguito il successo di Verstappen).
  • Sebbene le zone DRS siano tre, i sorpassi non sono molto semplici, proprio perché scarseggiano i punti dove ci sono brusche decelerazioni.
  • L’asfalto è poco abrasivo e ha un livello di rugosità nella media mentre le forze laterali esercitate sulle gomme sono significative, anche se non a livello di quelle, ad esempio, che si registrano a Suzuka o a Barcellona. Il graining può essere protagonista, soprattutto nelle prime sessioni di prove libere, visto che la pista è all’inizio molto sporca, essendo utilizzata raramente per le competizioni automobilistiche: con diverse gare di supporto alla Formula 1, durante il fine settimana le condizioni dell’asfalto migliorano, riducendo così progressivamente l’incidenza di questo fenomeno. Peraltro, con un tris di mescole più morbido, sarà interessante vedere come si evolverà la situazione su questo fronte.
  • Dopo quattro Gran Premi in cui la selezione delle mescole da asciutto è rimasta immutata rispetto all’anno scorso, per il quinto appuntamento Pirelli ha voluto fare un passo più “morbido”: sarà infatti composta da C3 come Hard, C4 come Medium e C5 come Soft la terna a disposizione a Gedda. La scelta è stata ispirata dalla volontà – condivisa con la FIA, la F1 e le squadre – di fare il possibile per creare più opzioni strategiche per la gara e, quindi, più spettacolo e incertezza. Nelle quattro precedenti edizioni di questo Gran Premio, la sosta singola è sempre stata dominante, sia in termini di efficacia che di preferenza da parte delle squadre, anche quando una neutralizzazione ha offerto qualche variabile in più.
  • L’anno scorso soltanto un pilota (Valtteri Bottas) scelse di fermarsi due volte. Tutti gli altri optarono per la sosta singola, con la stragrande maggioranza che preferì usare la C3 in partenza (Medium) e la C2 (Hard) per il secondo stint.
  • Soltanto due piloti (Bearman con la Ferrari e Bottas con la Sauber) provarono a sfruttare il maggior grip in partenza offerto dalla C4 (Soft) mentre in tre (Norris con la McLaren, Hamilton con la Mercedes e Zhou con la Sauber) allungarono il più possibile il primo stint con la Medium per poi passare alla Soft, che così si confermò un’opzione praticabile anche in gara.

Tre vincitori in quattro edizioni

  • Tre piloti si sono suddivisi le vittorie nelle quattro edizioni del Gran Premio fin qui disputate. Max Verstappen è l’unico ad essersi imposto due volte (2022 e 2024), Lewis Hamilton conquistò l’edizione inaugurale del 2021 e Sergio Perez si assicurò il successo nel 2023. Gli stessi tre piloti sono stati autori delle quattro pole position ma in questo caso è stato il messicano l’unico a fare il bis (2022 e 2023), con l’inglese primo nel 2021 e l’olandese ad imitarlo l’anno scorso.
  • Il quattro volte campione del mondo ha sempre finito il Gran Premio sul podio mentre Charles Leclerc è il pilota che ha conquistato più giri veloci (2) oltre ad essersi piazzato due volte fra i primi tre. Naturalmente, Verstappen è anche primo in termini di punti conquistati (87), seguito dall’ex-compagno di squadra Perez (55) mentre il ferrarista è terzo a quota 49.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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